“Avere cura della memoria storica: il Dordia ieri, oggi e domani”- 3A e 3B SSPG Varano

“Noi ragazzi delle classi 3A e 3B di Varano,

abbiamo lavorato sul progetto “Avere cura della memoria storica: il Dordia ieri, oggi e domani”.

Già dai primi giorni di novembre abbiamo iniziato, incontrando Riccardo Dodi, volontario e presidente della sezione ANPI di Varano de’ Melegari.
Nel primo incontro ci ha descritto e narrato la situazione storica dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale e alla nascita della Resistenza.
Nel secondo ci ha parlato prettamente della situazione del nostro paese dei fatti accaduti a case Cornali e lungo il Rio Dordia.

Per rivivere l’esperienza di quel 10 gennaio 1945, un sabato mattina, insieme ai nostri docenti, ad altri volontari Anpi, all’amministrazione comunale e al vigile Enzo Viola, ci siamo incamminati lungo il Rio
Dordia, per arrivare allo spiazzo dove ora c’è il monumento, e dove sono state affisse le targhette coi nomi e le età dei 18 ragazzi tra partigiani e civili. Riccardo ci ha invitati a leggerle, e poi ci ha cantato diversi brani partigiani e non, francamente per noi molto tristi ma anche coinvolgenti perchè ci hanno fatto meglio comprendere la situazione del periodo. Un po’ di tempo dopo ci è venuto a trovare il sig. Adolfo Bonnini, cugino e nipote di due dei ragazzi tragicamente uccisi. Ci ha inquadrato la situazione mostrandoci foto della sua famiglia, raccontandoci i fatti, e facendoci poi ascoltare i brani che lui stesso ha scritto in loro memoria.

In classe poi i docenti di italiano ci hanno fatto riflettere su quanto vissuto attraverso dei testi  argomentativi. Alcuni di noi hanno poi partecipato alle riprese del docu-film appena visto; questo ci ha
permesso di rivivere i fatti dei ragazzi, comportandoci come veri attori.
Durante le vacanze abbiamo poi analizzato il discorso di fine anno del presidente Mattarella, che ha invocato la cultura della pace e della memoria, partendo soprattutto da noi giovani.

In questa settimana abbiamo infine poi rivissuto tutto il percorso svolto, trascrivendolo divisi a gruppi, per esporvelo stamattina. Alcuni di noi hanno anche assistito allo spettacolo di sabato, inerente i canti della resistenza.

Ma il nostro compito non si ferma qui.

Un percorso sulla memoria, non può e non deve fermarsi, ma proseguire con coerenza per tutta la vita, affinchè vengano perseguite le culture della memoria e della pace, per non ricadere negli stessi errori, e per far sì che il sacrificio dei 18 nostri giovani, e di tutti gli altri caduti per la libertà non sia stato inutile”.